Traumi infantili e colon irritabile

Negli ultimi decenni, la ricerca scientifica ha approfondito la correlazione tra lo stress e la sindrome dell'intestino irritabile (IBS), dimostrando che più sei stressato, maggiori probabilità avrai di sviluppare sintomi di IBS o vedere peggiorati quelli già esistenti. Tuttavia, un ruolo ancor più significativo sembra essere giocato dallo stress che hai vissuto da bambino.

 

La NGF

 

La NGF, traducibile in italiano come Fattore di Crescita Nervoso, è una proteina fondamentale per lo sviluppo e il mantenimento dei neuroni nel sistema nervoso. In parole semplici, funziona come un "nutriente" per i nervi, aiutandoli a crescere, sopravvivere e mantenere le loro funzioni. Questa molecola è stata implicata nel contesto del colon irritabile per il suo ruolo nella regolazione delle risposte del sistema nervoso e intestinale allo stress. Per indagare il possibile impatto della NGL nei cambiamenti enterici indotti dallo stress nella prima infanzia, alcuni studiosi hanno adottato il modello di separazione materna neonatale (NMS).

 

In che senso i topi?

 

Una ricerca condotta presso la Baptist University di Hong Kong ha esplorato gli effetti della separazione neonatale materna su topi appena nati, chiarendo il meccanismo biologico che lega i traumi precoci al colon irritabile. I ricercatori hanno separato i roditori dalle proprie madri per circa tre ore al giorno e, successivamente, li hanno analizzati a due mesi di vita dopo la deprivazione materna.

 

Quello che hanno scoperto è che la separazione precoce dalla madre ha provocato un aumento anomalo del Fattore di Crescita Nervoso (NGF) nell’intestino dei topolini traumatizzati. L’incremento di NGF, a sua volta, ha favorito la crescita e la proliferazione delle cellule staminali intestinali che, successivamente, ha portato ad aumento di circa il 50% delle cellule responsabili della produzione di serotonina. Sebbene contribuisca positivamente alle sensazioni di serenità e benessere, questo neurotrasmettitore può causare problemi se presente in eccesso nell’intestino. Un aumento della serotonina, infatti, può rendere i nocicettori (i recettori del dolore) più sensibili, provocando crampi e modificazioni nella frequenza e consistenza delle evacuazioni.

 

I topini separati dalle loro mamme finivano così con l’avere un’eccessiva quantità di serotonina nell’intestino, che li portava a sviluppare una ipersensibilità viscerale, causa del dolore addominale tipico dell’IBS e altri sintomi, come la diarrea.

 

Anche l’intestino ha memoria per i traumi

 

Uno degli aspetti più interessanti della ricerca condotta ad Hong Kong è che i topolini esposti a stress nella prima infanzia hanno continuato a manifestare sintomi simili all’IBS per tutta la loro vita. Questo suggerisce un legame profondo tra esperienze precoci di stress e sviluppo di condizioni gastrointestinali croniche in età adulta.

 

Superare i traumi è possibile e per farlo non c'è nulla di meglio che chiedere aiuto a professionisti qualificati. La psicoterapia rappresenta uno strumento essenziale per esplorare i pensieri, i sentimenti e i ricordi legati al trauma, accompagnando la persona verso un percorso di vita più sereno e consapevole del proprio passato. Il trauma può essere solo un punto di partenza; da quel momento in poi, siamo noi a determinare il nostro comportamento giorno dopo giorno.

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