Le emozioni parlano (anche) attraverso la gastrite

La gastrite è un'infiammazione del rivestimento dello stomaco che può causare dolore addominale, bruciore, nausea e vomito. Questa condizione può essere acuta o cronica e può derivare da varie cause, tra cui infezioni, uso prolungato di farmaci antinfiammatori non steroidei e consumo eccessivo di alcol. Tuttavia, è importante riconoscere anche il ruolo significativo che le emozioni possono giocare nello sviluppo e nell'esacerbazione della gastrite.

 

Una lettura psicosomatica

 

Se ti dicessimo che nel canale digestivo non vengono trasportati solo gli alimenti di cui ti nutri ma anche le emozioni che provi? Sì, è proprio così. Ogni pasto non è solo un insieme di carboidrati, proteine e grassi, ma porta con sé anche le atmosfere emotive del momento in cui viene consumato. Lo stomaco, quindi, non è solo un organo di digestione, ma un vero e proprio sensore emozionale, capace di rispondere a situazioni di stress, rabbia, ansia e gioia.

 

Quando ci troviamo a fronteggiare situazioni emotivamente intense, il nostro apparato digestivo reagisce. Pensiamo a come il nostro stomaco si stringe in momenti di ansia o come perdiamo l'appetito quando siamo tristi. La gastrite psicosomatica è un chiaro esempio di come le emozioni possano avere un impatto diretto sul nostro corpo, manifestandosi attraverso sintomi fisici:

 

·  Bruciore di stomaco e acidità: rabbia e stress possono aumentare la produzione di acido gastrico, causando bruciore e reflusso.

 

·  Dolori addominali: ansia e tensione eccessive possono causare contrazioni muscolari, portando a dolori e crampi addominali.

 

·  Gonfiore e sensazione di pienezza: lo stress emotivo può influenzare la motilità intestinale, causando gonfiore, distensione addominale e una sensazione spropositata di pienezza.

 

·  Nausea e vomito: situazioni emotivamente intense possono stimolare il sistema nervoso autonomo, che controlla anche la funzione digestiva, portando a nausea e talvolta vomito.

 

·  Appetito alterato: emozioni come la tristezza o la preoccupazione possono ridurre l'appetito o, al contrario, portare a eccessi alimentari emotivi, entrambi potenzialmente aggravanti per la gastrite.


 

Lo stomaco come specchio e custode delle emozioni

 

Lo stomaco simboleggia la nostra capacità di accogliere e accettare ciò che ci accade.  I problemi digestivi spesso riflettono situazioni che troviamo difficili da digerire, percepite come dolorose o ingiuste, che suscitano rabbia e frustrazione. La gastrite, con i suoi sintomi, racconta di elementi che troviamo difficili da assimilare non solo fisicamente, ma anche emotivamente. Alcune emozioni che sperimentiamo, insieme al cibo che ingeriamo, non vengono elaborati normalmente dal nostro corpo e invece di fluire attraverso il processo digestivo usuale, rimangono intrappolati in una sorta di ‘stazione di transito’.

I sintomi caratteristici della gastrite evidenziamo chiaramente questo blocco nel processo digestivo: dolore addominale, sensazione di gonfiore e un senso di sovraccarico che opprime, insieme alla voglia di respingere o eruttare ciò che è stato consumato. I detti popolari che collegano stomaco e intestino alle emozioni trovano fondamento proprio in queste dinamiche. Espressioni come “mi brucia lo stomaco dalla rabbia” oppure “non riesco a digerire il suo comportamento” o ancora “sento un nodo allo stomaco” riflettono la connessione diretta tra corpo e mente ed evidenziano la tendenza umana a trattenere emotivamente la tensione nell’addome.

 

L’identikit di chi soffre di gastrite psicosomatica

 

Un identikit psicologico delle persone con gastrite nervosa comprende:

 

·  sensibilità emotiva

·  ansia elevata

·  auto-critica

·  propensione a trattenere le emozioni

 

Le persone che soffrono di gastrite nervosa spesso presentano caratteristiche psicologiche specifiche. Solitamente, sono individui ipersensibili e suscettibili allo stress, che tendono a interiorizzare le emozioni negative anziché esprimerle apertamente. Sono spesso perfezionisti e auto-critici, con una propensione ad avere elevati livelli di ansia e preoccupazione. Queste persone possono manifestare una difficoltà nel gestire lo stress quotidiano, che può intensificare i sintomi gastrointestinali come bruciore allo stomaco, dolori addominali, sensazione di gonfiore e nausea. L'ansia e lo stress cronico sono considerati fattori scatenanti per la gastrite nervosa, poiché influenzano direttamente la produzione di acido gastrico e il funzionamento del sistema digestivo.



 

Da circolo vizioso a circolo virtuoso

 

Per disinnescare questo meccanismo è fondamentale adottare approcci che mirano a ridurre lo stress e migliorare la gestione delle emozioni:

 

·  Consultare un professionista: parlare con uno specialista della salute mentale può essere molto utile per affrontare le dinamiche emotive sottostanti alla gastrite nervosa e imparare strategie specifiche per gestire l'ansia e lo stress.

 

·  Promuovere un ambiente positivo: coltivare relazioni sane può contribuire a ridurre la sensazione di isolamento e migliorare il benessere generale.

 

·  Gestire lo stress: identificare e affrontare le fonti di stress nella vita quotidiana può ridurre la pressione emotiva che scatena la gastrite. Attività come il tempo libero, l'esercizio fisico regolare e il tempo trascorso con persone care possono essere efficaci nel ridurre lo stress.

 

·  Praticare tecniche di rilassamento: la meditazione, la respirazione profonda o lo yoga possono aiutare a calmare la mente e il corpo, riducendo così la tensione accumulata nell'addome.

 

Se soffri di gastrite, non dimenticare di preoccuparti anche delle emozioni, tenendo in considerazione l’eventualità di effettuare un percorso psicologico per meglio gestire la problematica e accelerare il processo di guarigione.

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