Giornata Mondiale della Salute Mentale

Quando la pancia parla alla mente: l’intestino come specchio del nostro equilibrio interiore

Ogni anno, il 10 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale: un’occasione per ricordarci che il benessere psicologico non è solo una questione “di testa”.

C’è un dialogo silenzioso ma costante tra mente e intestino, e quando uno dei due non sta bene, anche l’altro ne risente.

In un’epoca in cui ansia, stress e disturbi digestivi sono in aumento, comprendere questa connessione è il primo passo per prenderci davvero cura di noi stessi, dentro e fuori.


Il cervello dell’intestino: dove nasce il nostro “secondo sé”

L’intestino non è solo un organo digestivo: è un vero e proprio “secondo cervello”.

Contiene oltre 100 milioni di neuroni e comunica in modo diretto con il sistema nervoso centrale attraverso il nervo vago.

Quando siamo agitati o preoccupati, il corpo risponde con segnali molto concreti:

  • lo stomaco “si chiude”,

  • il colon si irrigidisce,

  • il transito intestinale cambia.

Allo stesso modo, quando l’intestino è irritato, infiammato o in disbiosi (cioè con una flora batterica alterata), il cervello riceve messaggi di allarme che possono amplificare ansia, irritabilità e stanchezza mentale.

È un circolo bidirezionale, che la scienza oggi chiama asse intestino-cervello.


Quando la pancia pesa anche sul cuore

Molti disturbi gastrointestinali, come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), il reflusso, la gastrite o il gonfiore cronico, non sono solo fastidiosi sul piano fisico.

Possono diventare un fardello psicologico: limitano la vita sociale, alterano la percezione di sé, generano insicurezza e frustrazione.

Chi soffre di problemi digestivi tende spesso a:

  • evitare cene fuori o viaggi, per paura dei sintomi;

  • sentirsi “diverso” o ipersensibile;

  • vivere un senso di colpa o vergogna legato al proprio corpo.

Nel tempo, tutto questo può erodere l’autostima e favorire stati d’animo come ansia o depressione lieve.

Eppure, raramente si parla del peso emotivo dei disturbi intestinali.


Lo stigma silenzioso del malessere “invisibile”

Uno dei grandi problemi della salute mentale è lo stigma: la tendenza a minimizzare o nascondere il disagio.

Quando questo disagio è legato alla digestione, lo stigma diventa doppio.

Dire “ho l’ansia” oggi è più accettato. Ma dire “ho sempre mal di pancia per lo stress”, o “mi sento gonfio e mi vergogno” spesso genera ancora imbarazzo.

E così, molti convivono in silenzio con disturbi che non si vedono ma pesano ogni giorno.

Rompere questo silenzio significa restituire dignità al corpo e alla mente: due parti dello stesso linguaggio.


Curare la mente, ascoltando la pancia

La buona notizia è che il legame mente-intestino può anche diventare una risorsa.

Prendersi cura della digestione significa, in parte, nutrire la serenità mentale.

Ecco alcune abitudini che aiutano entrambi:

  • Mangiare con calma, masticando lentamente e respirando profondamente.

  • Camminare dopo i pasti: anche 10 minuti migliorano digestione e umore.

  • Introdurre fermenti lattici e fibre per riequilibrare la flora intestinale.

  • Ridurre caffeina e zuccheri raffinati, che possono aumentare irritabilità e gonfiore.

  • Allenare il respiro (respirazione diaframmatica o mindfulness): calma l’asse intestino-cervello.

  • Dormire bene, perché la rigenerazione notturna influenza sia la digestione che l’umore.


Parlane, non tenerlo dentro

La salute mentale è un diritto, non un lusso. E parlare dei propri sintomi, fisici o emotivi, è il primo atto di cura verso se stessi.

Rivolgersi a uno specialista non è un segno di debolezza, ma di consapevolezza.

Un medico gastroenterologo può aiutare a individuare la causa dei disturbi intestinali, mentre uno psicologo o psicoterapeuta può offrire strumenti per gestire ansia e stress che ne sono alla base.

A volte, basta aprirsi, chiedere un parere, rompere quel silenzio che pesa più di qualsiasi dolore fisico.

Perché la salute della mente inizia dal coraggio di ascoltarsi.

Cibo Corpo Mente

Volersi Benessere

Pubblicato il 10/10/25

Inizia a prenderti cura di te

Vai alla piataforma