Disturbi alimentari e conseguenze sull'apparato gastrointestinale

I disturbi dell'alimentazione e della nutrizione (DAN) sono, secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, “comportamenti collegati con l’alimentazione che compromettono significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale". Questi disturbi possono colpire persone di ogni età, sesso e provenienza socioculturale, ma sono particolarmente diffusi tra adolescenti e giovani adulti. Tra i principali DAN si annoverano l'anoressia nervosa, la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating).

 

Numerosi studi scientifici dimostrano una chiara correlazione tra i disturbi del comportamento alimentare e le problematiche a carico dell’apparato gastrointestinale.

 

Non è ‘solo ansia’

 

Chi soffre o ha sofferto di disturbi del comportamento alimentare riferisce frequentemente sintomi quali gonfiore e dolore addominale, distensione, borborigmi, difficoltà digestive e alterazioni del transito intestinale. Se è vero che la percezione dei sintomi può essere amplificata dalle stesse persone a causa dell’ansia e dell’eccessiva attenzione che rivolgono al proprio corpo, è altrettanto vero che il disagio che riportano non è frutto dell’immaginazione.

Al fine di non sottovalutare il problema, è importante non attribuire il malessere esclusivamente a un effetto nocebo. Il termine ‘nocebo’ si riferisce a un fenomeno psicologico per cui una persona, convinta che qualcosa le farà male, inizia effettivamente a percepire i sintomi negativi. In altre parole, se qualcuno crede fermamente che un determinato cibo possa causare gonfiore o dolore addominale, può iniziare a manifestare un reale disagio, pur in assenza di una causa fisica concreta. Pertanto, sebbene i sintomi possano sembrare più di gravi di quanto non siano in realtà, è essenziale riconoscere che derivano dalle severe restrizioni o dalle abbuffate compulsive tipiche dei disturbi del comportamento alimentare.

 

L’impatto dei DAN sulla salute gastrointestinale

 

Sebbene i disturbi del comportamento alimentare abbiano forti componenti psicologiche, le loro conseguenze vanno ben oltre il disagio emotivo. Nel caso dell’anoressia nervosa, i lunghi periodi di restrizione alimentare impoveriscono la flora batterica intestinale, riducendone sia il numero sia la qualità. Questo squilibrio modifica la composizione della flora, rendendola più incline a processi fermentativi.

 

Per quanto riguarda la bulimia nervosa, l'abitudine al vomito autoindotto provoca spesso lesioni e infiammazioni della mucosa gastrica, che compromettono la digestione e l'assorbimento dei nutrienti. Similmente, l'uso eccessivo di lassativi porta all'atrofizzazione del colon, causando difficoltà di evacuazione, meteorismo e gonfiore addominale.

 

Anche il disturbo da alimentazione incontrollata, caratterizzato da episodi di abbuffate senza compenso, provoca svariati problemi gastrointestinali. Quando viene introdotto nel corpo un'elevata quantità di cibo in un breve lasso di tempo, il sistema digestivo è costretto a lavorare in modo molto più intensivo e rapido. Questo richiede un notevole sforzo energetico da parte di tutto l’organismo, che deve produrre maggiori quantità di enzimi digestivi e aumentare l'attività metabolica per scomporre e utilizzare i nutrienti. Pertanto, le abbuffate sovraccaricano l’apparato digerente causando reflusso gastroesofageo, dolori addominali, nausea, gonfiore e senso di pienezza estremi.

 

Disbiosi intestinale: il ruolo dei DAN

 

I disturbi alimentari possono causare disbiosi intestinale, un'alterazione dell'equilibrio naturale della flora batterica nell'intestino. I fattori che la determinano sono:

 

Dieta sbilanciata: le pratiche alimentari disordinate associate ai disturbi alimentari spesso comportano una dieta sbilanciata, caratterizzata da restrizioni estreme, abbuffate o comportamenti di purga. Queste abitudini possono influenzare negativamente la composizione della flora batterica nell'intestino.

 

Cambiamenti nella motilità intestinale: i disturbi alimentari possono influenzare la motilità intestinale, ossia il movimento degli alimenti attraverso il tratto gastrointestinale. Ad esempio, l'abuso di lassativi nella bulimia può alterare la normale funzione intestinale, contribuendo alla disbiosi.

 

Stress psicologico: il forte stress emotivo associato ai disturbi alimentari può influenzare il funzionamento intestinale e la composizione della flora batterica. Lo stress può compromettere il sistema immunitario intestinale e favorire la crescita di batteri dannosi.

 

Carenza nutrizionale: le diete estreme e disordinate tipiche dei disturbi alimentari possono causare carenze di nutrienti essenziali, come fibre, vitamine e minerali. Questi nutrienti sono fondamentali per mantenere un ambiente intestinale sano e favorire la crescita di batteri benefici.

 

 

Risulta evidente che i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione non solo danneggiano la salute mentale, ma anche quella gastrointestinale, con conseguenze più o meno gravi e durature. Se soffri o hai sofferto di disturbi alimentari e combatti ogni giorno contro i problemi gastrici, è importante prendere delle misure per migliorare il tuo benessere generale. Non esitare a chiedere aiuto. Parlane con il tuo medico e rivolgiti a professionisti esperti in grado di offrirti sostegno pratico e supporto emotivo durante il percorso di guarigione.

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