Come Rendere il Caffè amico del tuo stomaco

articolo in partnership con Café124


Si scrive caffè si legge amore. Questa bevanda oltre ad essere una delle più amate in tutto il mondo e forse la più iconica, offre concreti benefici per la salute grazie ai suoi antiossidanti e polifenoli.


Se sei qui a leggere questo articolo però è perché probabilmente ti trovi in una relazione difficile con il caffè: un grande amore fatto di ritualità messo a dura prova dal tuo stomaco o dal tuo intestino. 


Fastidio: come mai c’è questo terzo incomodo


Bruciore di stomaco, reflusso acido o diarrea, possono essere causati infatti proprio dal caffè anche in soggetti in salute. 

La colpa è in realtà di acidi naturali contenuti nei chicchi di questa pianta, che durante la tostatura e la preparazione, aumentano in concentrazione. 


Cosa succede nel nostro corpo?


Bruciore di stomaco

Lo stomaco in condizioni normali può far fronte a questa acidità, ma a volte a causa di: indisposizione, alimentazione, eccessivo consumo della bevanda, disturbi cronici, non riesce a compiere il suo ruolo in tranquillità generando fastidio.


Reflusso acido

Il caffè riesce anche rilassare i muscoli che separano lo stomaco dall'esofago. 

Se ciò accade, i succhi gastrici che contengono acido cloridrico possono risalire nell'esofago e scatenare i classici sintomi di reflusso acido.

Diarrea

La caffeina invece, stimolando i muscoli del tratto digestivo a contrarsi, può agevolare la fuoriuscita del contenuto dell’intestino scatenando la diarrea. 


Conoscere il caffè per evitare che diventi un nemico

Prima di conoscere il caffè va da se che è necessario conoscere se stessi e la propria situazione. La reazione che il nostro corpo ha a determinate sostanze è soggettiva ed influenzata dallo stile di vita che conduciamo e disturbi da cui siamo affetti.


Tuttavia, ci sono modi semplici per ottenere solo il meglio dal caffè, rendendolo più che tollerabile. 


Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutari a godere della tua bevanda preferita senza effetti collaterali:


1. Il caffè non è tutto uguale, meglio quello “Specialty”

Viene definito Specialty il caffè di provenienza specifica, coltivato in determinate condizioni e lavorato con particolare cura per ottenere risultati straordinari. La sua provenienza è sempre tracciata e corrisponde a regioni geografiche specifiche con condizioni climatiche e terrene ideali per la produzione di caffè di alta qualità. I chicchi vengono selezionati con cura quando pronti per il raccolto e tostati artigianalmente evitandone la carbonizzazione. È spesso venduto in chicchi interi o macinato poco prima del consumo.


2. Cerca opzioni a bassa acidità:

Alcuni chicchi di caffè, come quelli provenienti da regioni a bassa altitudine come il Brasile, il Messico, il Perù, il Venezuela e l'Indonesia, sono naturalmente più bassi in acidità. Cerca però prodotti naturalmente a bassa acidità e non quelli che per ridurla sono sottoposti a lavorazioni chimiche.


3. Prova a ridurre la caffeina

La caffeina può infatti aumentare la produzione di acido gastrico. Scegli sempre caffè arabica poiché contiene meno caffeina rispetto al robusta o tipi di caffè che naturalmente ne contengono meno. Prova in alternativa caffè decaffeinato e vedi se lo tolleri, tenendo presente che il caffè decaffeinato contiene comunque tracce di caffeina. 

4. Prova un buon Cold Brew

L’estrazione a freddo può essere una soluzione: rispetto alla calda tradizionale infatti, questa estrae meno acidi e composti amari dei chicchi. Non va necessariamente consumato freddo, ma una volta estratto infatti può essere riscaldato.

Può essere fatto in casa o acquistato in bottiglia.

5. Evita lo zucchero e i dolcificanti

Lo zucchero alimenta i batteri intestinali nocivi, mentre i dolcificanti artificiali possono causare gonfiore, crampi, dolori addominali o diarrea. Inizia ad abituarti a gustare il caffè con meno o senza zucchero.


6. Non dare per scontato il latte

Mischiando il latte con il caffè infatti si ottiene un composto chiamato tannato di albumina che il nostro corpo digerisce in quasi tre ore. 

Considerato che l’intolleranza al lattosio è la più diffusa in Italia può essere arrivato il momento di provare sostituti vegetali.

Prova a fare dei test seguendo questi consigli ma ricorda di ascoltare il tuo corpo, potresti scoprire di riuscire a goderti il tuo amato caffè senza effetti collaterali.

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