Il fenomeno del bullismo digitale, o cyberbullismo, rappresenta una delle più gravi problematiche sociali emerse con l'evoluzione tecnologica degli ultimi anni. Diversamente dalle forme classiche, che si manifestano tramite prevaricazioni fisiche o verbali in contesti reali, il cyberbullismo si svolge nell'ambiente digitale, dove le forme di aggressione si esprimono attraverso l'uso di canali come i social media, le email e le chat, dove gli aggressori spesso restano anonimi e difficilmente identificabili.
Esempi concreti di cyberbullismo includono l'invio di messaggi minacciosi o molesti, la diffusione di voci online, il furto di identità per danneggiare la reputazione di una persona e la creazione di gruppi o pagine social per umiliare pubblicamente qualcuno. Questi attacchi possono avere un notevole impatto sulla psiche della vittima, provocando sentimenti di isolamento, ansia e depressione.
Dati recenti mostrano la gravità del fenomeno: secondo Comparitech, una significativa percentuale di genitori ha segnalato che i loro figli hanno subito episodi di bullismo online, con un aumento durante la pandemia. Circa il 19,2% di questi ha avuto luogo sui social media e il 59% dei genitori ha parlato con i propri figli della sicurezza su internet a seguito di un episodio di cyberbullismo. Solo il 43,4% ha modificato i filtri famiglia per bloccare i malintenzionati e solo il 34,9% ha informato la scuola.
Tuttavia, è noto trattarsi di un fenomeno che non riguarda solo i giovani, ma può interessare anche gli adulti, soprattutto considerando l'uso diffuso dei social media e di altre piattaforme online da parte in tutte le fasce d'età.
Come prevenire il problema
La prevenzione del cyberbullismo richiede un approccio integrato che coinvolga educatori, genitori e comunità scolastiche. In primo luogo, è fondamentale un impegno nell'educazione dei giovani sui rischi e sull'importanza del rispetto online, con l'organizzazione di corsi specializzati e l'intervento di esperti.
Parallelamente, è cruciale promuovere una cultura di tolleranza e convivenza pacifica specialmente, attraverso attività che incentivano la socializzazione e il rispetto reciproco. Infine, le istituzioni, soprattutto quelle educative, devono adottare politiche di tolleranza zero verso il cyberbullismo, con sistemi di segnalazione che permettano di denunciare gli episodi in modo anonimo e sicuro, senza timore di ritorsioni.
Come ritrovare il benessere
Per ritrovare il benessere mentale in seguito a esperienze di cyberbullismo, sia le vittime che le loro famiglie possono adottare diverse strategie.
Ecco alcune delle più efficaci:
Riconoscere le proprie Emozioni: È fondamentale riconoscere e accettare le proprie emozioni. Sentirsi feriti, arrabbiati o confusi è normale in questi casi. Identificare e esprimere questi sentimenti può essere il primo passo verso il recupero.
Rivolgersi alle Autorità Competenti: È importante che le vittime non rimangano in silenzio e si rivolgano alle autorità amministrative competenti. Nel caso del cyberbullismo, la vittima può chiedere un ammonimento al questore, a patto che non siano già state presentate denunce per diffamazione, minaccia o trattamento illecito dei dati. Questo passo è essenziale per tutelare i propri diritti e contrastare attivamente il fenomeno.
Cercare aiuto Presso Associazioni o Centri Specializzati: Le vittime possono rivolgersi a centri che offrono consulenza e supporto psicologico. Questo aiuto professionale è cruciale per affrontare e superare il trauma emotivo. Alcune di queste associazioni includono il Telefono Azzurro, specializzato in supporto ai minori, e il Centro Nazionale contro il Bullismo, che fornisce assistenza a persone di tutte le età. Questi centri possono offrire non solo un supporto immediato, ma anche strumenti e risorse per costruire resilienza e superare gli impatti psicologici di questi episodi.
Coinvolgere Figure di Supporto: Condividere l'esperienza con persone di fiducia può fornire un ulteriore livello di supporto. È importante che le vittime non si isolino e cerchino attivamente aiuto e comprensione da parte di persone vicine. È importante infatti circondarsi di amici e familiari che offrano supporto. Parlare delle proprie esperienze può alleviare il senso di isolamento.
Il bullismo digitale è un fenomeno complesso che richiede un intervento multidimensionale, coinvolgendo individui, famiglie e la società nel suo complesso. Educare al rispetto reciproco, promuovere la tolleranza e fornire supporto psicologico sono passi fondamentali per contrastare questa sfida e proteggere il benessere mentale di tutti, in particolare dei più giovani.