Ricordi quando, da bambini, ci lasciavamo tentare dal gelato gusto Puffo o dalle ciambelle azzurre con gli zuccherini? Quei colori vivaci e accattivanti attiravano la nostra attenzione, mentre le mamme ci guardavano con un'espressione di preoccupazione, temendo che stessimo per addentare un alimento poco salutare. Ma perché il blu è sempre stato visto con sospetto nel mondo del cibo?
I coloranti blu: tra sintesi e salute
Questo scetticismo si spiega con la scarsità di pigmenti blu nelle risorse naturali, che ha portato l'industria alimentare a utilizzare coloranti sintetici per dare ai prodotti tonalità blu o azzurro acceso. Il pigmento blu sintetico, utilizzato per dare colore a dolci, caramelle e bevande, è spesso derivato da composti chimici come il Brilliant Blue FCF, noto anche come E133.
Questi coloranti sono stati impiegati per anni nell'industria alimentare per la loro capacità di conferire un aspetto attraente ai prodotti. Tuttavia, il loro utilizzo ha sollevato preoccupazioni, con ricerche che indicano possibili effetti collaterali e allergie in alcuni soggetti. La questione della sicurezza dei coloranti sintetici ha perciò spinto i ricercatori a cercare alternative più naturali e salutari.
La rivoluzione del cavolo rosso
Un cambiamento significativo nella scena dei coloranti alimentari è arrivato grazie alla ricerca condotta da Pamela Denish dell'Università della California, a Davis. La scienziata ha scoperto un metodo innovativo per estrarre un pigmento blu naturale dal cavolo rosso, un ortaggio già noto per i suoi antociani, pigmenti che danno il colore blu, rosso e viola a molte piante. Questi antociani sono molecole potenti, apprezzate non solo per il loro colore, ma anche per le loro proprietà antiossidanti e i potenziali benefici per la salute.
Il trattamento degli antociani
Il team di Denish ha ideato un processo per aumentare la produzione di pigmenti blu nel cavolo rosso, trattando gli antociani con un enzima appositamente progettato. Questa innovazione ha permesso di ottenere un pigmento blu naturale in quantità sufficiente per essere utilizzato in vari prodotti alimentari. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science, rappresenta un importante passo verso un futuro in cui i coloranti blu non solo saranno esteticamente gradevoli, ma anche privi di rischi per la salute. Fantastico, vero?
Sicurezza e prospettive future
Nonostante il potenziale del nuovo colorante blu, saranno necessari ulteriori test di sicurezza prima che possa essere utilizzato in tutti i tipi di alimenti. Tuttavia, Kumi Yoshida dell'Università di Nagoya, Giappone, ha espresso ottimismo riguardo alla sicurezza di questo pigmento, affermando che gli antociani del cavolo rosso hanno una lunga storia di consumo nella nostra dieta senza effetti negativi. Questo potrebbe significare che i dolcetti blu potrebbero diventare una realtà sulla nostra tavola: belli, buoni e salutari.